Vademecum: cosa fare e come comportarsi per mitigare il rischio derivante dalle radiazioni ionizzanti
Premessa
Secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) le radiazioni ionizzanti di ogni tipo sono chiaramente cancerogene.
Il rischio di cancro aumenta con l'intensità della dose cumulativa. Non esiste un valore soglia al di sotto del quale il rischio è pari a zero.
Pertanto è importante che, a scopo preventivo, l'esposizione della popolazione e dell'ambiente ai raggi ionizzanti venga ridotta al minimo possibile.
Nella legislazione Italiana è sancito il "principio di ottimizzazione della protezione" è uno dei principi fondamentali della protezione radiologica.
Nato come atteggiamento prudente per la gestione degli effetti stocastici, la sua formulazione si è evoluta negli anni sulla base degli insegnamenti prodotti da esperienze acquisite.
Dapprima focalizzato su aspetti quantitativi di confronto costi-benefici (introdotti nella ICRP 22 e poi ripresi dalla Raccomandazione ICRP, ha poi progressivamente incorporato procedure operative e approcci qualitativi fino a diventare un processo di tipo decisionale costruito sempre di più anche su giudizi qualitativi.
Le esposizioni a radiazioni ionizzanti debbano essere mantenute al livello più basso ragionevolmente ottenibile, tenuto conto dei fattori economici e sociali; ( principio ALARA , as low as reasonably achievable).
Suggerimenti
Sulla base delle considerazioni autorevoli in premessa, seguono i nostri suggerimenti tecnici, da non intendersi quale parere medico:
-
Prima del trasferimento presso una nuova abitazione consigliamo di effettuare un monitoraggio strumentale dettagliato, e una verifica della presenza di Radon tramite sensori passivi (vedi sez. Radon).
-
Per minimizzare la dose annuale assorbita, dovuta alla radiazione di fondo, è consigliabile effettuare periodicamente un monitoraggio nei punti dove si trascorre la maggior parte del tempo, come casa, scuola, ufficio, giardino ect. Nel caso s'individuassero valori anomali sarà necessario sentire un esperto.
-
Porre attenzione agli oggetti potenzialmente contenenti sostanze radioattive, quali granito, porfido, oggetti in vetro e cristallo antico colorato, vecchi rilevatori di fumo, vecchie valvole, vecchie lenti ottiche etc. Sarà sufficiente, in generale, effettuare una misura per tranquillizzarsi.
-
Tenere un elenco aggiornato di tutte le indagini mediche radiografiche effettuate, come radiografie, TAC, scintigrafie, ortopanoramiche etc..
-
La probabilità di una guerra atomica fortunatamente sembra essere molto remota per cui oggigiorno il rischio di essere esposti a radiazione nucleare deriva sostanzialmente dalla rapida proliferazione nell'utilizzo di tecnologie radioattive e materiali quali i rifiuti degli ospedali, delle lavorazioni industriali e ciò che resta del "Nucleare Italiano". Avere sempre lo strumento di misura a portata di mano può ridurre l'eventuale esposizione anche se il rischio è veramente remoto.